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Il gospel

I Negro-Spirituals, le radici

 

Gli Spirituals sono canti tradizionali, nati spontaneamente tra gli schiavi negri in America nel 1700 e 1800.Fin dal 1600 venivano portate in America centinaia di navi (le navi "negriere") cariche di negri catturati sulle coste africane. Essi venivano venduti per lavorare nelle piantagioni di cotone e lì ripetevano le melodie ed i ritmi della loro terra natia. In quell'ambito hanno conosciuto anche le canzoni dei paesi d’origine dei colonizzatori europei che lì si erano stabiliti: inglesi, scozzesi, irlandesi, danesi...Trattati come bestie da lavoro e soffrenti la schiavitù, trovarono consolazione nella religione.Frequentando la chiesa, conobbero le sofferenze e le persecuzioni che dovette sopportare il popolo ebraico da parte dei faraoni. Va da sé che i negri si sentirono molto vicini agli ebrei proprio perché avevano passato le stesse esperienze e così, lentamente, sostituirono i loro dei con il Dio cristiano ed i loro eroi con i grandi personaggi biblici del popolo d’Israele (da cui Scendi Mosè, la battaglia di Jerico). I negri conobbero anche i canti liturgici, specialmente i corali di tradizione protestante, poiché quacqueri e mormoni erano le sette più seguite in America. Così, con le influenze della musica popolare europea e della musica liturgica, il modo loro di cantare si è trasformato a poco a poco dando origine a quel fenomenale ibrido musicale che sono i Negro-Spirituals (poi divenuti Gospel) ed i Blues.

I Gospel

 

La Musica Gospel, vale a dire la musica caratterizzata da contenuti, principi e valori tipici della fede cristiana biblica (Gospel, infatti, significa "Evangelo"), affonda le proprie radici molto lontano nel tempo – basti pensare alle composizioni del libro dei Salmi.

Tuttavia, è stato soltanto nel corso di quest’ultimo secolo che la musica Gospel ha fatto strada al di là e al di fuori dei suoi confini d’Oltreoceano; e questo, grazie all’avvento e alla diffusione della radio, del giradischi, delle tournée, ecc. Inoltre, a partire più o meno dagli anni ’50, la musica Gospel ha segnato un ulteriore passo in avanti, arrivando ad abbracciare altri generi musicali cari alle persone di colore, e non soltanto a loro (parliamo del Blues, del Jazz, della Soul music...).

The Squash Blossom Gospel Choir, esente da queste esperienze, ma affascinato da questo genere musicale, ne da un'interpretazione propria e lo fa rivisitando i brani, ormai entrati nella storia della musica moderna, con arrangiamenti propri.

 

Il nostro amico Aurelio Pitino dice:“Esiste un solo Vangelo, ma innumerevoli sono i modi per predicarlo e diffonderlo: il Gospel è uno dei tanti. Impossibile scindere il Gospel dal messaggio che questi reca: sia con i testi, dal contenuto spirituale ed ispirato prevalentemente alle Sacre Scritture, sia con le atmosfere evocate dalla potenza, dalla levità e dai chiaroscuri corali, esso non fa altro che enunciare le stazioni del calvario umano, dove l'anima, dapprima affranta ed irrequieta, si interroga sul senso della propria esistenza e, partita alla ricerca di uno scopo, assetata di verità e salvezza, percorre speranzosa un cammino irto di grandi difficoltà e piccole illuminazioni fino al momento in cui inizia a scorgere la luce del Cristo, al quale infine si abbandona grata, gioiosa e piena di lode.

 

”A Lui un sentito ringraziamento per l’aiuto, lo stimolo, e l’esperienza trasmessaci per mezzo dei quali ha contribuito fattivamente all’inizio del nostro cammino...

 

Il termine GOSPEL deriva da due parole GOD (Dio) e SPELL (Storia, Novella), e significa “Parola di Dio” o “Buona Novella”. Per questa ragione viene più comunemente tradotto dall’inglese come ‘Vangelo’.

 

Il Gospel è la storia di Dio narrata attraverso la musica.

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